“La Musica non deve per forza relazionarsi ad un simbolo figurativo”, la Musica è spazio, è infinito per Marino, che ne coglie tutti i valori simbolici e filosofici. E il colore è Musica, perché suscita emozione, “vibrazione”, termine quest’ultimo, che unisce in sintesi le leggi della Fisica del suono con gli imprevedibili moti dell’animo, non riconducibili a certezze di formule e di norme. I colori sanno generare la sensazione dell’“INFINITO”, suscitando un movimento cromatico che va oltre le immagini da loro create, piccole sfere che si allontanano e sembrano voler annullare i limiti e le dimensioni della tela. Sfera come immagine perfetta, rotazione come movimento perfetto che è, insieme, fisico e musicale e si espande nel “Carnevale nel Mondo” e nella quotidianità in cui ogni individuo è portatore di un proprio stile di vita, che si compenetra con gli “Stili diversi” di tutti gli altri. Se la sfera è l’immagine della perfezione, “La parte mancante” sembra incrinarne la compiutezza, perché la vita, col suo stesso divenire, spesso provoca inutili distrazioni. Ma è sempre possibile ricostruire l’interezza con una ricomposizione dinamica delle varie parti dell’opera ed è sempre possibile cercare la felicità’, che è alla fine il semplice canto di un uccellino.